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UNA RIFLESSIONE SU COSSIGA

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white-boar
view post Posted on 9/11/2008, 14:11 by: white-boar




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Cossiga a Manganelli: ''Lasciare che gli studenti facciano danni, poi una dura repressione''

Il presidente emerito della Repubblica torna a ribadire i suoi 'consigli' per fronteggiare le manifestazioni degli studenti: ''Con una situazione che si aggravasse, magari con l'uccisione di qualche agente, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine''

''Un'efficace politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti''. Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga (nella foto) torna a dare 'consigli' su come fronteggiare le manifestazioni degli studenti che nelle ultime settimane hanno attraversato tutta la Penisola.

In una lettera aperta inviata al capo della polizia Antonio Manganelli, l'ex ministro dell'Interno pone ancora una volta l'accento sulla necessità che sia l'opinione pubblica, stanca delle violenze, a sostenere l'uso della forza contro i manifestanti. ''Un lancio di bottiglie contro le forze di polizia, insulti rivolti a poliziotti e carabinieri, l'occupazione di stazioni ferroviarie, qualche automobile bruciata - scrive Cossiga - non è cosa poi tanto grave''. Ecco allora la strategia da seguire. ''Il mio consiglio è che in attesa di tempi peggiori, che certamente verranno, Lei - continua il senatore a vita - disponga che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino, in modo che qualche commerciante, qualche proprietario di automobili, e anche qualche passante, meglio se donna, vecchio o bambino, siano danneggiati''. Per Cossiga sarebbe ancora meglio se a fare le spese delle proteste fosse ''la sede dell'arcivescovo di Milano, qualche sede della Caritas o di Pax Christi'', in modo tale che ''cresca nella gente comune la paura dei manifestanti e con la paura l'odio verso di essi e i loro mandanti, o chi da qualche loft o da qualche redazione, ad esempio quella de L'Unità, li sorregge''.

Niente cariche di allegerimento dunque o sfollagente per reagire alle aggressioni degli studenti. Per l'ex presidente della Repubblica, almeno per il momento, sarebbe ''un grande errore strategico''. ''Aspetterei ancora un po' - prosegue nella lettera - adottando straordinarie misure di protezione nei confronti delle sedi di organizzazioni di sinistra. E solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di 'Bella ciao', devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti, ma senza arrestare nessuno''. E non solo. ''Il comunicato del Viminale - conclude - dovrebbe dire che si è intervenuto contro manifestazioni violente del Blocco Studentesco, di Casa Pound e di altri manifestanti di estrema destra, compresi gruppi di naziskin che manifestavano al grido di 'Hitler! Hitler!'. Questo il mio consiglio''.



Mentre ancora qualche povero coglione si preoccupa di fascisti da eliminare e di discutibili democrazie da salvare,ce la da Francesco Cossiga la miglior lezione politica!!!
Colui che a tutt'oggi è,tra le tante cose, il Ministro degli Interni più oscuro,discusso e odiato della storia d'Italia (quello della repressione del 1977 e del Sequestro Moro,tanto per capirci...) ci espone la sua personale "ricetta" di ordine democratico.
Un "evergreen",sempre efficace e di grande successo!!!

Dedicata a chi non l'aveva ancora capito in che società orwelliana viviamo,ciò che personalmente ancor di più mi spaventa è il modo tranquillo con cui Cossiga rende pubblica una tale strategia.
Se prima si tramava,si ordiva di nascosto per evitare l'indignazione pubblica,evidentemente oggi non se ne sente più il bisogno...
Perchè tanta sfacciataggine?
Forse non si teme più nemmeno l'opinione pubblica?
Forse non c'è più nemmeno il bisogno di un consenso popolare?
Forse tale consenso può molto più facilmente essere costruito,diciamo "indotto" tramite i media?
Forse è da ritenere che l'asservimento totale ed incondizionato della popolazione è oramai completo?

A giudicare dagli ultimi eventi e dai personaggi che rispuntano fuori dopo lungo oblio (...leggi Licio Gelli..) i dubbi cominciano a diventar certezze.
Rifletteteci.

fonte: http://www.adnkronos.com
http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Cossiga (per una breve biografia del personaggio)

 
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2 replies since 9/11/2008, 14:11   54 views
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